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PROGRESSO O ESAGERAZIONE?

Le lenti a contatto smart multi-funzinali.




Non solo dispositivi e visori per la realtà virtuale: Samsung ha depositato un brevetto per lenti a contatto “smart” che, seppur mantengano lo spessore di normali lenti a contatto, dispongono di display, fotocamera, antenna per connettività wireless, sensori di movimento e la misurazione per il battito della palpebra. Queste lenti, accoppiate ad uno smartphone o altro device, trasmettono i dati e le immagini ricevute per essere visionate in tempo reale o registrate. Anche Google sta lavorando sulla ricerca per lenti a contatto smart...


sono pensate nel campo della salute, in particolare per la misura della glicemia.

La visione di Samsung è invece decisamente più ampia e ancora più immersiva dei dispositivi da indossare come gli stessi Samsung Gear Vr e gli Oculus Rift, visori ben più grandi, da indossare sugli occhi. Senza contare che le lenti a contatto potrebbero aprire un grande dibattito sulla privacy poiché si tratta di un dispositivo in grado di scattare immagini all’insaputa di altre persone, visto che è praticamente invisibile. A questo punto la domanda sorge spontanea. Questi prodigi della scienza e del progresso sono passi avanti o "degenerazione" nella qualità della vita delle persone?

La nostra risposta è semplice quanto ovvia. Sono passi avanti se utili a migliorare o tenere monitorata la salute; dipende quindi dall'utilizzo che se ne fa. Tenendo però presente le funzioni e le potenzialità che queste lenti offrono, come si può tenere sotto controllo il loro utilizzo?

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